Bruxelles ha ufficialmente avanzato la proposta per introdurre il caricatore universale.
L’obiettivo è duplice: ridurre il consumo di rifiuti generati al termine del ciclo vitale dei prodotti come gli smartphone e ridurre i disagi causati ai consumatori dall’esistenza di caricabatteria diversi e incompatibili per i dispositivi elettronici.
Il caricabatteria standardizzato sarà USB-C
Le porte USB-C sono state scelte come il formato standard per smartphone, tablet, videocamere, cuffie, altoparlanti portatili e console portatili per videogiochi . I consumatori potranno in tal modo ricaricare i loro dispositivi con lo stesso caricabatteria, indipendentemente dal marchio.
La Commissione propone anche di separare la vendita dei caricabatteria da quella dei dispositivi elettronici, con maggiore vantaggi per i consumatori e una riduzione dell’impronta ambientale associata alla produzione e allo smaltimento dei caricabatteria.
Le proposte della Commissione Ue
In estrema sintesi sono queste le finalità dell’intervento:
- armonizzare le porte di ricarica per i dispositivi elettronici: il formato standard sarà l’usb-c
- armonizzare la tecnologia di ricarica rapida evitando che i produttori pongano limiti a loro discrezione
- vendere caricabatteria e dispositivi elettronici separatamente, così da ridurre la spesa per i consumatori e il volume dei rifiuti elettronici
- informare meglio i consumatori : i produttori dovranno fornire informazioni pertinenti sulle prestazioni di ricarica, indicando tra l’altro la potenza necessaria per ricaricare un determinato dispositivo e se quest’ultimo supporta la ricarica rapida.
Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, si stima una riduzione pari a quasi mille tonnellate di rifiuti elettronici generati su base annuale.
Per arrivare a disporre di un caricabatteria standardizzato è necessario garantire la piena interoperabilità tra i dispositivo elettronico e l’alimentatore esterno. La proposta corrente riguarda l’interoperabilità dei dispositivi, che è l’obiettivo più complesso. L’interoperabilità degli alimentatori esterni sarà affrontata nell’ambito della revisione del regolamento sulla progettazione ecocompatibile della Commissione, che sarà avviata nel prossimo futuro.