Checché se ne dica, l’Intelligenza Artificiale si sta sempre più imponendo come il nuovo gold standard a cui tutti, nessuno escluso, devono puntare: chi non sta al passo, è fuori.
Dopo le innumerevoli sfide e contro-sfide lanciate tra ChatGPT e Google Bard (vedi i nostri precedenti articoli), è poi arrivato il turno della Pubblica Amministrazione. In Italia, ministri Zangrillo, Urso e Giorgetti hanno proposto un decreto per semplificare procedure e controlli di imprese e PA con l’intelligenza artificiale. Il Consiglio dei ministri condurrà ora l’esame preliminare.
L’obiettivo finale è quello di sfruttare strumenti di IA per favorire ripresa e rilancio dell’economia, con tanto di premi in previsione per le imprese che risulteranno in conformità agli obblighi e agli adempimenti previsti.
Ma non finisce qui.
L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ha pubblicato il 5 luglio 2023 un bando da 12 milioni di euro per progetti innovativi legati a robotica e IA nelle città italiane, con il triplice fine di tutelare territorio e ambiente italiani, innovare il sistema sanitario e supportare il commercio in specifiche zone.
Nasceranno così le smart cities anche in Italia, ossia le città supportate dall’Intelligenza Artificale per diverse scelte di pianificazione politica, economica e amministrativa.
Di conseguenza piccole, medie e grandi imprese portanno accedere a contributi per realizzare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, in particolare attualmente in Liguria e in alcune regioni del Sud Italia.
In particolare, saranno offerti 500.000 euro di finanziamento nel caso di micro imprese e PMI singole o in partenariato, o fino a 700.000 euro se il partenariato comprende anche una grande impresa, a fondo perduto in ogni caso. Tutte le proposte progettuali saranno raccolte dal 5 luglio al 20 settembre di quest’anno.
La sfida è cominciata.